Temperatura di colore (Kelvin);
Se cercate una lampada da coltivazione, probabilmente vi imbatterete nel termine “temperatura di colore”. Questo è essenzialmente un modo per descrivere il tipo di luce fornito da una lampadina ed è misurato in kelvin (K). La temperatura di colore non indica la temperatura fisica della tua lampada ma il grado di calore o freddezza di una fonte di luce, cioè la “temperatura visiva”. Quando una luce ha un grado più elevato di kelvin, ha un aspetto più bluastro e quindi la chiamiamo “luce fredda”. Una lampadina con un grado inferiore di kelvin emette invece una “luce calda”, più rossastra. Attenzione che la temperature di colore non ha nulla a che fare con lo spettro di luce ma descrive in che modo la luce prodotta da una lampada viene vista dall'occhio umano. Per alcuni tipi di luci, come LED o lampade fluorescenti, questa non descrive la distribuzione spettrale della luce o la lunghezza d'onda. In altre parole, anche se la luce appare uguale all'occhio umano, potrebbero mancare alcune lunghezze d'onda (colori) che le piante richiedono per una crescita sana.
Cosa sono gli spettri di luce e a cosa servono:
È interessante sapere che le piante di Cannabis ricevono numerose informazioni dalla luce che ricevono e, quasi istantaneamente, reagiscono alle diverse bande di lunghezza d'onda. Si tratta di un argomento molto ampio e complesso, per cui cercheremo di concentrarci solo suo principi fondamentali.
Nella fase di crescita vegetativa è sempre raccomandabile stimolare le piante a produrre il maggior numero di foglie possibile. In questo modo le piante dovrebbero rimanere più compatte, senza allungarsi eccessivamente, sviluppando ramificazioni più robuste. Quando la Cannabis cresce all'aria aperta, l'angolazione del sole in primavera ed estate permette a più lunghezze d'onda "blu" di penetrare attraverso l'atmosfera, stimolando le foglie delle piante di Cannabis a crescere forti, grandi e sane.
Quando una pianta di Cannabis entra in fase di fioritura le rese produttive più elevate sono raggiungibili solo con uno spettro di luce con lunghezza d'onda "rossa", capace di stimolare un'adeguata produzione di fiori. La maggiore attività fotosintetica viene raggiunta da una pianta quando riceve una lunghezza d'onda "rossa" di 660nm. In ogni caso, sappiate che un impianto d'illuminazione con un alto grado di "rosso" nel suo spettro resta la migliore strategia per simulare l'angolo più basso del sole, riproducendo la stagione estiva-autunnale.
Luce fascia UV
Per la coltivazione della cannabis, dovete conoscere tre tipi di luce UV: UVA, UVB e UVC. Sebbene tutti e tre appartengano allo spettro UV, non hanno tutti lo stesso effetto sulle piante, ed alcuni possono causare più danni che benefici se non implementati nel modo giusto. I raggi UVA rappresentano oltre il 98% della luce UV che raggiunge la Terra, diventando così una parte integrante del nostro ambiente naturale. Se coltivate cannabis all'aperto, non dovete preoccuparvi di aumentare i livelli di UVA: le vostre piante ne ricevono già in abbondanza!
Sfortunatamente per gli esseri umani, l’esposizione prolungata ai raggi UVA può aumentare il rischio di cancro della pelle, quindi assicuratevi di essere protetti con creme solari. Per le nostre amiche produttrici di fiori, i raggi UVA possono invece aiutare ad aumentare il livello di alcuni cannabinoidi (tra cui THC). L’aumento dell’esposizione alla luce UVA diventa più importante durante la fioritura. Ma attenzione, esagerare vuol dire creare danni alla pianta. La maggior parte delle lampade da coltivazione di buona qualità emettono una certa quantità di UVA .
Tipi di luce. Quale scegliere?
Tutti e due i principali tipi di lampade da coltivazione (HID, LED, CFL ) forniranno alle vostre piante vari livelli di luce ultravioletta. Per sfruttare al massimo il potenziale maggior sviluppo dei fiori dato dai raggi UV, dovrete considerare quanto segue per ogni tipo di lampada. Vediamo insieme le differenze.
Le HID si differenziano in:
Anche se le lampadine HPS sono particolarmente adeguate per la fase di fioritura, puoi trovare anche le lampadine HPS miste (dual spectrum), che vanno bene sia per la fase della crescita che per quella della fioritura.
Le lampade HM sono la versione moderna delle lampade al mercurio ad alta pressione. Grazie ai componenti meccanici che contengono riescono ad aumentare in modo significativo le prestazioni della lampada e hanno uno spettro più equilibrato. Questo tipo di lampadine richiede un supporto per accendersi, che di solito è compatibile sia con le lampadine HM che con quelle di sodio ad alta pressione o HPS. Se utilizziamo lo stesso supporto per la crescita e la fioritura, dobbiamo considerare i Watt, perché dovremo usare, ad esempio, lampadine e supporti da 600w, o da 400W, ecc. È più comune trovarli da 250, 400 e 600W.
Luce Led:
Questo tipo di lampadine, il cui acronimo fa riferimento alla sigla dell'inglese Lighting Emitting Diode, ottiene sempre più consensi tra i coltivatori esperti. Sul mercato se ne possono trovare di diverse potenze, dai 100 fino ai 1000W, o anche superiori. Troviamo sul mercato un sacco di tipi e di tutti i prezzi. Per esperienza possiamo dire che le lampade LED di buona qualità ha un prezzo più alto delle normali HID ma é un costo che viene recuperato in 3 cicli di coltivazione grazie al risparmio energetico. Tanti acquistano lampade LED da pochi euro, ingolositi dal prezzo interessante ma quando si accorgono del basso rendimenti é troppo tardi. Una buona lampada LED costa e ha un suo perché. Per esempio la qualità della luce stessa, la possibilità di poter riparare la lampada (quelle che costgano molto poco spesso non si possono riparare), gli spettri di luce che servono alla pianta (spesso quelle che costano poco non hanno tutti e 3 gli spettri di luce e non parliamo dei colori visibili). Se si vuole una buona LED bisogno parlare con un esperto che possa consigliarvi, sconsigliamo di comprare prodotti scadenti che poi si ripercuotono sulle vostre amate piantine che riceveranno luce scadente con conseguente prodotto di poco valore (cannabinoidi bassi, fiori piccoli, profumi quasi inesistenti)
Vantaggi: le lampadine LED hanno un rapporto costi-benefici davvero imbattibile: i loro risultati produttivi sono molto simili a quelli delle lampadine HPS, ma con il vantaggio che consumano molto meno e producono poco calore. Questo non si traduce solo in un sollievo significativo quando arriva la bolletta della luce, ma anche nel fatto che, generando poco calore, con le luci a LED ti puoi risparmiare molti soldi anche per quanto riguarda gli estrattori.
Inconvenienti: il loro prezzo più elevato. Certo, l'elevato investimento iniziale viene subito compensato da un calo significativo della bolletta mensile di energia elettrica. Anche la scarsa generazione di calore può essere uno svantaggio, e nei mesi più freddi dell'anno potresti doverle integrare usando coperte termiche per aumentare un po' la temperatura della stanza di coltivazione. Inoltre, c'è una varietà di LED molto ampia sul mercato, con risultati molto contrastanti, quindi attenzione. Potresti trovarvi con una lampada di bassa qualità e rimarrete "scottati" :)
Luce CFL:
I tubi fluorescenti o le lampadine a basso consumo CFL (Compact Fluorescent Light) sono il tipo di illuminazione ideale per le prime fasi della pianta di cannabis, dal momento che in queste fasi ha bisogno di meno potenza luminosa. Al momento della fioritura ci sono le CFL bianche calde, che producono una luce più rossiccia. Per quanto riguarda la loro forma, sono molto semplici da utilizzare. Da un lato, i tubi fluorescenti si trovano nel formato di una lampadina, con il tipico attacco per portalampada. Le CFL, dal canto loro, hanno un supporto incorporato, quindi bisogna solo avvitarle nel riflettore e collegarle. In genere, quelle fluorescenti oscillano tra 18 e 55W per tubo, mentre le CFL di solito si aggirano sui 100, 125, 200 e 250W.
Naturalmente, per qualsiasi domanda o consiglio siamo a disposizione.....e che la luce sia con voi:)